Intervista a Cristian Diaz
Haly
Da dove vieni e dove vivi?
Sono colombiano ma adesso vengo da Madrid, in Spagna, dove risiedo attualmente.
Ti ritroviamo a LuccaOPERAfestival dopo la tua interpretazione del ruolo titolo in Don Pasquale: hai qualche ricordo o aneddoto particolare in proposito che ti piacerebbe raccontarci?
Sì, sono di nuovo qui e molto contento di esserlo; tornerò molto volentieri se sarò richiamato. Sinceramente non ho un aneddoto particolare da ricordare, sono tanti! Una delle cose più belle sono stati i magnifici luoghi in cui abbiamo alloggiato insieme agli altri artisti, proprio dei paradisi.
Cosa pensi del personaggio di Haly?
E' un personaggio interessante dal punto di vista artistico perché ha una famosa aria che hanno registrato tantissimi cantanti del passato; ma quello che più mi piace di Haly è che prende parte ai brani dell'opera più belli e divertenti. Questa è un'opera pazzamente divertente e noi dobbiamo lasciarci contagiare da questo folle capolavoro di Rossini.
Ricordiamo che sei un grande amante del caffè: c'è una varietà che preferisci? Quanti ne bevi al giorno?!
Mmm... ricordate bene! Amo moltissimo il caffè, credo sia anche una cosa che ho nel sangue perché nel mio paese, in Colombia, si coltiva uno dei migliori caffè al mondo (io direi IL migliore... però per non polemizzare diciamo dei migliori!); ovviamente quello che mi piace di più è quello che viene delle montagne del mio paese, anche se devo dire che qua in Italia si beve molto buon caffè.
Bevo tanto caffè al giorno, anche prima di cantare ne ho bisogno; alcuni cantanti preferiscono non berlo prima, ma io sto meglio se ne prendo almeno uno: il minimo è tra 3 o 4 al giorno e il massimo non so... preferisco non ricordarlo, metti caso che il mio dottore leggesse questa intervista e mi chiedesse di rinunciarci!